LA RINASCITA CONSAPEVOLELA RINASCITA CONSAPEVOLE

Secondo Bert Hellinger la nascita rappresenta il nostro successo: siamo qui, siamo nati, e grazie alla consapevolezza possiamo arrivare alla nostra RiNascita!

Cosa significa questo? Che IL MODO IN CUI LA NOSTRA ANIMA SI E’ INCARNATA rappresenta IL MODO IN CUI SARA’ LA NOSTRA VITA.

Se accettiamo l’idea che sia l’Anima, che è eterna, a decidere di tornare su questa Terra, per imparare qualcosa che ancora non sa fare, per diventare qualcosa “in più”, per fare esperienza ed evolvere; se accettiamo l’idea che siamo stati noi a sceglierci i nostri genitori, è chiaro anche che il MODO in cui abbiamo fatto il nostro ingresso in questa dimensione costituirà un “imprinting” significativo e importantissimo. Se, invece, non accettiamo queste idee (sempre e solo di idee si tratta!) abbiamo tutta una letteratura psicologica e scientifica che tratta della nascita e della sua importanza.

Quindi, in pratica, questo si traduce nel fatto che chi è nato con fatica, impegno e sforzo, attraversando vigorosamente il travaglio, avendo già deciso di uscire di lì, molto probabilmente diverrà una persona che riuscirà bene a realizzare ciò che vuole, che metterà decisione, impegno e sforzo per ottenere ciò che vuole e lo avrà.

Chi, invece, ha avuto una nascita complessa, difficile, dolorosa, lunga e problematica, forse avrà una Vita complessa, faticosa, intricata e piena di problemi. Avrà “ereditato” molti pesi, e una madre che farà spesso notare quanto le è costato metterlo al mondo, e, magari, si sentirà in dovere di compensare questo, in molti modi, facendo per gli altri, sfinendosi, dandosi senza risparmio, così da complicarsi sempre di più l’esistenza.

Chi ha avuto una nascita facile e poco dolorosa, forse avrà una Vita più semplice e riuscirà meglio in ogni cosa, con poca fatica e sforzo.

Chi, come le nuove generazioni, è nato senza alcuna fatica – con una bella iniezione che cancella il dolore della madre – forse crederà che è tutto facile, scontato e dovuto, e di non aver nulla da fare, creare o realizzare.

Chi, come me, è nato con un parto cesareo, ha visto all’improvviso uno squarcio di luce, è stato afferrato e portato fuori, ha ricevuto, magari, una sberla e ha iniziato a strillare e, probabilmente, per il resto della Vita, resterà in attesa di qualcuno che si accorga di lui e “venga a prenderlo”.

Quando ho sentito, per la prima volta, questa spiegazione, ho avuto un lampo l’illuminazione, poiché mi era stata spiegata d’un colpo tutta la mia esistenza. Ecco perché sono sempre rimasta in attesa, ecco perché non sono di quei tipi che “quando voglio una cosa vado a prendermela”, ecco la fatica costante di propormi, di essere io a creare le occasioni; ecco il mio costante stupore per il fatto che non ci fosse nessuno che mi “venisse a prendere” e mi portasse fuori dalla situazione in cui stavo. Ecco perché ho scelto un padre che aveva la responsabilità totale delle decisioni, e un marito che gli somigliava!

Ognuno di noi può riflettere un attimo e verificare se è così o meno; come ho scritto all’inizio, il nostro “vero successo” è stato “nascere” ed è il modo in cui siamo nati che determina la riuscita o meno di ciò che desideriamo.

Nella Newsletter che ho inviato per il Natale 2018 (la trovi QUI ) ho riportato alcuni brani tratti da un libro di Adyashanti, intitolato “La vita dopo il risveglio”, tra i quali spicca la frase: “Stiamo volontariamente reincarnandoci, ma è un’incarnazione consapevole, è un’incarnazione volontaria.”     

Ormai l’abbiamo capito, che ci tocca rinascere molte volte, in questa stessa Vita, che ci impone cambiamenti e situazioni difficili, proprio per farci sperimentare quello che dobbiamo imparare e accrescere il nostro “ESSERE”. E questo è esattamente il periodo dell’anno in cui, da millenni, si celebra la NASCITA. Tutte le divinità sono nate in questo periodo dell’anno, e non è un caso. Il periodo più buio finisce (con il solstizio d’inverno – che abbiamo vissuto il 21 dicembre) e la luce prende il sopravvento; le giornate iniziano ad allungarsi da questo momento in poi.

E nascere è sempre stato chiamato “venire alla luce”.

Chi sta compiendo un Cammino di Risveglio, di cambiamento e trasformazione, comprende che è necessario tornare a incarnarsi ma, questa volta, consapevolmente.

Cosa significa?

Significa passare di nuovo da quel buio, quello sforzo e quella dolorosa fatica, trasformandoli in sensazioni ed emozioni diverse.

Significa aprirsi alle possibilità inesplorate che arrivano con modalità differenti.

Significa scegliere quello che voglio diventare, quello che voglio sperimentare e imparare, partendo da ciò che sono ora, e credendo che una Vita migliore sia possibile, PER ME.

Significa smantellare le certezze e lasciarsi trasportare dal flusso dell’esistenza, che scorre sempre NELLA DIREZIONE DELLA VITA.

Significa partorirsi da soli, accettare questo dolore, questa contrazione del corpo e dell’anima, queste spinte che incitano a vivere, a nascere, a darsi il permesso di essere espulsi dalla comodità e catapultati nell’esistenza.

Significa accogliere quella creatura che siamo stati e accudirla, scaldarla tra le nostre braccia, accoglierla come un meraviglioso Essere, venuto Qui a illuminare il Mondo.

Significa sentire l’Amore che scoppia dentro il Cuore, per il proprio Sé ancora bambino, che sta scegliendo di nascere ancora una volta, sempre più consapevolmente, sempre più amorevolmente.

Significa abbracciare con Amore il proprio Bambino e, attraverso di Lui, amare il Mondo intero.

Buona RiNascita Consapevole, Buon Natale!

Valeria

LA RINASCITA CONSAPEVOLE

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