I corsi per comprendere se qualcuno ci sta mentendo o no si moltiplicano. Così come le persone che vogliono essere sicure di potersi fidare di qualcuno, prima di fare qualsiasi cosa con lui.

“Per dire la verità, bisogna essere diventati capaci di conoscere cosa è la verità e cos’è la menzogna; e prima di tutto in se stessi.” (*)

La parola “persona” proviene dal latino e, originariamente, significa “maschera”. Raramente ci rendiamo conto di quante maschere indossiamo, poichè le utilizziamo inconsapevolmente. Quando andiamo in ufficio siamo una certa persona, quando andiamo al bar con gli amici un’altra. Quando andiamo a trovare i nostri genitori siamo una cosa, quando parliamo con un superiore un’altra, con i nostri figli un’altra ancora, e con la moglie o il marito ancora un’altra. Eppure riteniamo di essere tutti d’un pezzo, e con un carattere ben definito, e di agire sempre in modo coerente.

Quando diciamo qualcosa, lo diciamo sempre convinti di dire la verità. E’ la verità di quel momento, di quella situazione, quello che riteniamo sia utile dire a chi ci sta davanti, comprensiva di ciò che è meglio tenere per noi.

Ognuno di noi agisce convinto di fare bene, nessuno agisce rendendosi conto di fare del male.

Anche i peggiori assassini hanno nella loro testa l’idea che stanno facendo una cosa giusta, nel momento in cui la compiono. Stragi infinite sono state compiute in nome del bene dell’umanità, piuttosto che della nazione, piuttosto che il volere di Dio.

“E poi bisogna imparare a dire la verità. Anche questo vi sembra strano. Non vi rendete conto che si debba imparare a dire la verità. Vi sembra che basti desiderare o decidere di dirla. E io vi dico che è relativamente raro che le persone dicano una bugia deliberatamente. Nella maggior parte dei casi pensano di dire la verità. Mentono continuamente, sia a se stessi che agli altri. Di conseguenza nessuno comprende gli altri, nè se stesso. Pensateci: potrebbero esserci tante discordie, profondi malintesi e tanto odio verso il punto di vista o l’opinione altrui, se le persone fossero capaci di comprendersi l’un l’altro? Ma non possono comprendersi perchè non possono non mentire. Dire la verità è la cosa più difficile del mondo; si deve studiare molto, e per molto tempo, per poter un giorno dire la verità. Il desiderio solo non basta.” (*)

Le neuroscienze da molti anni confermano che il nostro inconscio è pari al 95% del  totale di noi stessi, la consapevolezza arriva al massimo al 5%. Quindi, come possiamo, coscientemente, dire la verità?

E se non la sappiamo noi, la verità su noi stessi, potrà mai insegnarcela qualcun altro?

Qualsiasi percorso intraprendiate, di qualsiasi tipo, se ha un valore, mirerà ad accrescere la vostra consapevolezza.

Tutti coloro che vogliono darvi soluzioni facili, tecniche magiche, pillole fantastiche, rimedi strepitosi, senza aiutarvi a comprendere qualcosa di voi che, in questo momento, non vi è molto chiara, stanno, sicuramente, facendo bene il loro lavoro ma, nel contempo, stanno anche rispondendo al vostro bisogno senza tener conto che quello che è avvenuto nella vostra vita ha un significato preciso, e che la cosa migliore per voi sarebbe quella di comprenderlo.

Questo perchè la Verità cerca sempre un modo per manifestarsi e, se il primo ha fallito, ne troverà un altro, e un altro ancora.

E’ vero, ci vuole un grande lavoro per conoscere la verità su se stessi; si dice, infatti, che ci vogliano più vite, perchè una sola non basta.

E, nello stesso tempo, la felicità che possiamo raggiungere sarà sempre illusoria, se non è accompagnata dalla Verità.

(*) P.D.Ouspensky, “Frammenti di un insegnamento sconosciuto“, ed. Astrolabio

 

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