stiamo creando in noi ciò che verràNel gelo dell’inverno, creiamo in noi ciò che verrà!

Costruito nel 1632 per onorare la memoria della moglie preferita di un imperatore Moghul, questo mausoleo è una bellezza architettonica tra le più conosciute e visitate, ed è stato proclamato patrimonio dell’Umanità.

Il Taj Mahal è il simbolo dell’amore tra un uomo ed una donna, e la testimonianza di quante cose meravigliose possano nascere quando si perde qualcuno di molto caro.

Vorremmo restare sempre uniti alle persone che amiamo, e non ci rendiamo conto che questo non è naturale, e che prima o poi dovrà finire. Le Forze Superiori hanno modi ben diversi dai nostri per fare il Bene dell’Umanità. Molte cose straordinarie sono state intitolate alla memoria di qualcuno: è grazie a queste perdite che si costruiscono ospedali e fondazioni. Molto spesso per onorare chi amiamo, facciamo cose infinitamente migliori di quelle che avremmo fatto avendolo accanto. E questo è esattamente il motivo per cui ci siamo incontrati e amati, per produrre questi frutti meravigliosi.

Nella “contabilità” dell’Universo tutto questo è prezioso, perché serve a mantenere in Vita un pianeta che, diversamente, verrebbe distrutto dalla rabbia, dall’odio e dal male.

In queste notti ho sognato molti simboli legati alla mia Vita precedente, e li ho visti spazzati via da un vento impetuoso, dispersi nell’aria e distrutti. Dobbiamo, a un certo punto, separarci anche dai simboli, e dalle cose straordinarie che abbiamo fatto e creato.

Chi è qui per compiere il Bene deve sviluppare grande umiltà e saggezza, perché la Consapevolezza toglie, non aggiunge.

L’umiltà si acquisisce man mano che si lascia andare quello che ci è appartenuto, cose o persone che siano, e ci si lascia spogliare senza opporre resistenza. Nell’ora più buia siamo sempre soli, e lo comprendiamo attraversando più e più volte le oscure notti della nostra Anima.

La saggezza è la comprensione che quello che SONO deriva dalle esperienze che ho attraversato, che nessuna è migliore di un’altra, e dall’essere sempre pronti a lasciarsi dietro le spalle le certezze raggiunte, per incontrare e ricevere nuovi insegnamenti. Non si può tenere a bada l’ego stando negli agi e nelle comodità, e più si è su un Cammino Evolutivo e più appare evidente che la saggezza arriva soprattutto nella difficoltà e nella privazione.

Siamo nel momento più gelido dell’anno, quando si deve benedire ogni giorno d’avere una casa calda e accogliente e un  tetto che offre riparo.

CIÒ CHE VERRÀ

stiamo creando in noi ciò che verràIn questi giorni ho osservato le piante, che sono state private delle loro bellissime foglie, seccate e spazzate via dal vento. Hanno solo il ricordo lontano dei fiori e dei frutti che hanno prodotto, eppure se ne stanno lì, salde, inamovibili, con i rami sempre rivolti al cielo, con le radici profondamente piantate nel suolo, ospitando nidi di uccelli temerari. Continuano a essere solide e tenaci, anche nel gelido e lungo inverno.

Non un lamento, né rancori né rabbia, solo costante e continua Presenza.

Alcuni uccellini passano di lì, si fermano a cinguettare, si cibano, e se ne vanno. Non sono indispensabili, ma la pianta sicuramente gode della loro visita, e ne ricorda la pressione gentile sui rami.

Noi non siamo piante, è vero, ma possiamo prendere spunto da tutti gli esempi che la Natura ci offre, perché sono così tanti i Doni che ci vengono fatti, e non sono per niente dovuti.

ACCOGLIERE CIÒ CHE VERRÀ

Anche noi stiamo portando dentro la certezza che arriverà di nuovo il calore, e che sbocceremo e fioriremo, e allieteremo ancora il Pianeta con quello che abbiamo prodotto in questi mesi lunghi e gelidi. Anche noi siamo semi che vengono dispersi e spazzati via dal vento, che si posano dove non sappiamo e germoglieranno quando meno ce l’aspettiamo.

stiamo creando in noi ciò che verràCi stanno spogliando di tutto per renderci forti, saldi, con le braccia verso il Cielo, con le radici ben piantate, pronti ad accogliere ciò che verrà. L’umiltà si tramuterà nella fierezza e nell’autorevolezza che solo attraversando le lande desolate della nostra Anima possiamo creare. Quando abbiamo questo in noi stessi, nessuno può toglierci nulla.

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