Ieri ho bevuto un caffè con una amica che ho conosciuto, anni fa, facendo lo stesso percorso di crescita; ci siamo raccontate gli ultimi avvenimenti delle nostre Vite, e poi è arrivata la domanda che le premeva farmi: “Come hai fatto ad arrivare a quella connessione, di cui scrivi sempre, con Qualcosa di più grande di te, con le tue Guide invisibili?”

Oggi vorrei ampliare ulteriormente la risposta che ho dato, e metterla a disposizione di chi mi legge. Molto probabilmente alcuni immaginano che io abbia visto la Luce, che abbia ricevuto qualche visione o qualche contatto, che sia stata raggiunta da voci o percezioni extrasensoriali.

Ebbene, mi spiace deludervi, ma la mia connessione si è attivata MENTRE venivo in contatto con quello che definisco “MOSTRO”, cioè con qualcosa di malvagio e potente, che non avevo mai conosciuto prima. Credo davvero che incontrare FUORI DI ME qualcosa di cui, forse, avevo una grande paura inconscia, e che corrispondeva alla MANIPOLAZIONE VOLONTARIA e DELIBERATA delle persone per ottenere i propri scopi personali, da parte di qualcuno che CREDEVA DI ESSERE NEL GIUSTO e NELLA LUCE, mi ha obbligata a rendermi conto del MIO POTERE MANIPOLATORIO ed a riconoscerlo.

Questo incontro, che mi ha spaventata molto inizialmente, soprattutto perché è avvenuto dopo diverso tempo che conoscevo la persona in questione, è stato, difatti, un VEDERE e RICONOSCERE un rovescio della medaglia che non conoscevo.

Paradossalmente, quindi, le Forze della Luce si manifestano DOPO che abbiamo incontrato l’OSCURITA’ più malevola e profonda, ed abbiamo preso le distanze da essa. Secondo la Legge di Risonanza, ciò che accade fuori di me corrisponde sempre ad uno specchio, quindi la Consapevolezza mi ha costretta a domandarmi in cosa ero simile al MOSTRO che avevo incontrato.

Gesù è diventato pronto per svolgere la sua Missione dopo 40 giorni nel deserto, in cui ha incontrato il MALE ed è stato tentato in molti modi da esso.

Ed ora voglio dire qualcosa in più, che non ho mai detto finora negli articoli scritti in precedenza su questo, e che mi permette di rivelare un altro passaggio fondamentale, ed è questo:

IO QUELL’UOMO LO AMAVO.

Il mostro che ho conosciuto mi ha spaventata a morte e risvegliata proprio perché mi aveva mostrato, fino ad allora, solo la sua parte più amorevole, amabile ed interessata a me. In questo mi ero illusa, per questo ho provato orrore e terrore: come può farmi del male una persona che credevo mi volesse bene?

Quanti di noi hanno conosciuto questo, nella prima infanzia! Mi vuoi bene, mi ami, eppure ad un tratto il tuo viso si trasfigura e si trasforma in una maschera di rabbia e di odio, ed io sento le tue parole o le tue mani che mi percuotono e mi sgridano, e sono paralizzata dal terrore, perché tu sei quella/o che, fino a poco fa, mi amava e mi carezzava!

Questo è il fondo dell’abisso umano, non tanto incontrare il MALE fuori di sé, ma riconoscere che quella figura ci somiglia, ci appartiene, la amiamo, e vorremmo restasse sempre con noi!

Quante persone si autodistruggono, mangiando porcherie, fumando, drogandosi, facendosi continuamente del male! Dove sta il MOSTRO, dunque?

Se ognuno di noi crea la sua realtà, deve essere anche vero che la mia Anima aveva bisogno di incontrare quel mostro al di fuori di sé, per comprendere quante volte avrei potuto essere mostro, e quante volte ho cercato di trattenere le persone vicino a me, manipolandole inconsciamente, o ricattandole affettivamente.

Si può diventare uno STRUMENTO nelle mani di Qualcuno di più Grande di noi quando ci purifichiamo, passando i nostri 40 giorni nel deserto con i nostri mostri e li riconosciamo ed iniziamo a dargli un nome: ORGOGLIO, CAPARBIETA’, OSTINAZIONE, EGO, VITTIMISMO, DIPENDENZA, SUPERBIA, INVIDIA, CARNEFICE, e chissà quanti altri ancora…

E poi sì, accorgerci che questi mostri ci piacevano, ci sembravano belli, affascinanti, pieni di sapere, di conoscenza; ci sembrava davvero che tutti avrebbero dovuto apprezzarli, riconoscerli, applaudirli…

E di colpo quella consapevolezza d’essere stata usata, manipolata, utilizzata per fini diversi dall’Amore! Ecco a cosa serve incontrare il nostro mostro al di fuori di noi: ad accorgerci che l’Amore è un’altra cosa, non può essere questo! E a prendere coscienza che devo ancora imparare ad Amare, in modo vero, reale, disinteressato, gratuito, incondizionato!

In questo smarrimento, che deriva dal dover prendere atto che quello che sembra amore è spesso misto a mostruosità di vario genere, nasce la Consapevolezza di ESSERE qualcosa di più rispetto a tutto ciò che si è osservato, dentro e fuori di Sé.

Riconoscere la DEVIAZIONE dall’Amore mi induce a scegliere la Via della Luce, lasciando andare quella della maligna oscurità, avendola vista, riconosciuta, integrata, superata.

“Voglio ESSERE AMORE, quello Vero!” questa è la Scelta che attrae le Forze Superiori, che chiama a Sé le Guide che indirizzano nel Cammino.

Abbandonandosi completamente nelle Loro braccia, come un neonato tra le braccia di genitori amorevoli, che lo condurranno dove non sa, e dove lo aspetta quello che è il suo destino e la sua Missione. Arrendendosi all’idea che la mia Anima ha già scelto cosa realizzare e lo farà, e che nessuna mia ragionevole idea potrà cambiare le cose.

Lasciando andare qualsiasi pretesa di controllo e mettendosi nelle mani di Qualcosa di più grande, prima o poi arriva, questa connessione – ed incontrare il mostro interiore al di fuori di noi è, spesso, la molla che ci induce a riconoscere la nostra Via.

E, ricordandoci di averlo amato, sapremo anche di aver fatto ciò che andava fatto, niente di più, niente di meno.

 

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